Pagine

domenica 28 aprile 2013

Restauro: completato il restauro degli affreschi della casa della Fontana Piccola a Pompei



Dopo circa un anno, si sono conclusi i lavori della seconda tranche del restauro degli affreschi dellacasa della Fontana Piccola all’interno degli Scavi di Pompei. Il primo lotto del restauro che aveva interessato il dipinto murale con scena di paesaggio fluviale e con architetture, edifici sacri, figure e imbarcazioni in IV stile era stato inaugurato e presentato al pubblico ad aprile dello scorso anno.
Il recupero degli affreschi della domus, di cui a breve sarà completato il terzo ed ultimo lotto, è stato possibile grazie alla collaborazione promossa dalla Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei con la Fondazione Città Italia e l’Associazione per Pompei, unione di imprenditori e professionisti, che hanno contribuito alla raccolta dei fondi necessari.
L’intervento di restauro, costato circa 10 mila euro per ciascun lotto, è stato condotto sotto la supervisione della Soprintendenza e in particolare del direttore dei laboratori di restauro dottor Ernesto De Carolis ed è stato diretto dal conservatore direttore coordinatore Stefano Vanacore.

Terremoto dell’Aquila: accordo per restauro Abbazia di San Clemente a Casuria




E’ stato sottoscritto presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali, alla presenza del Sottosegretario Francesco Giro, un accordo per il restauro dell’Abbazia abruzzese di San Clemente a Casauria, seriamente danneggiata in seguito al terremoto.
L’intesa è stata firmata dal vice commissario delegato per la salvaguardia del patrimonio culturale, Luciano Marchetti, dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dal presidente del World Monuments Fund Europe (WMF), Bertrand du Vignaud e dal presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio.

Terremoto dell’Aquila: terminato il restauro di due dipinti che ritornano in città

laquila5


Due opere danneggiate dal sisma vengono riconsegnate alla città dell’Aquila.
Dopo nove mesi dal terremoto dello scorso aprile, grazie all’impegno della Fondazione Città Italia e delle Istituzioni, al contributo dei cittadini e al lavoro straordinario dei restauratori si è concluso il restauro dei dipinti“San Pietro Celestino ammansisce i bufali” della Basilica di Santa Maria Maggiore di Collemaggio e “I Santi Sipontini Giustino, Fiorenzo, Felice, Giusta, Umbrasia” della Chiesa dell’Assunta a Paganica.

Restauro: studenti chiamati a raccolta per salvare i dipinti di Arcumeggia (VA)



Gli studenti delle Accademie di Belle Arti, non solo di Brera, chiamati a salvare “il paese dipinto” diArcumeggia. Le case del paese, abitato da 63 persone, sono state dipinte negli anni ’60 da alcuni grandipittori italiani del NovecentoSalvini, Carpi, Usellini, Treccani, Montanari e Funi. Gli amministratori, anche quelli regionali, visto il degrado delle pitture a causa degli agenti atmosferici, propongono di concordare con le Accademie di Belle Arti, non solo  Brera, un piano di restauro delle facciate delle case. Obiettivo: coinvolgere i giovani che ancora studiano nelle Accademie affinché possano completare la loro formazione sul campo restaurando prima i dipinti poi “sorvegliarli” con continuità affinchè i gioielli artistici di Arcumeggia non spariscano. Per salvare subito gli affreschi già compromessi l’amministrazione provinciale di Varese ha già messo a disposizione 130mila euro.

Restauro: una raccolta fondi per salvare la casa della famiglia Skywalker di Star Wars in Tunisia



E’ stata la casa della famiglia Skywalker, nella saga di‘Guerre Stellari’, ma, dopo che la troupe di George Lucasha finito di girare, alla fine del 2000, da molti anni è pressoché abbandonata e rischia il totale degrado nelle zone desertiche intorno a Matmata, nel sud della Tunisia, dove ci sono resti di case della preistoria. Un colpo al cuore per imilioni di fans di ‘Guerre stellari’, al quale un assicuratore,Mark Cox, 35 anni, inglese, ha deciso di porre rimedio avviando una raccolta di fondi per il recupero e il restauro della costruzione, dal caratteristico tetto tondeggiante e che, nella finzione filmica, si trovava sul pianeta Tatooine. Con un tam tam sui social network, Cox ha già raccolto 12 mila dolari, frutto di 425 donazioni, che saranno utilizzati per ilrestauro. Il progetto è di fare, di ‘Casa Skywalker’, a Matmata, un luogo di ”culto cinematografico” per gli appassionati dei film di Lucas, magari con un piccolo museo che raccolga quel che è rimasto delle riprese.

Restauro: in Francia la raccolta fondi via web per il Pantheon parigino



In Francia parte la raccolta fondi via web per uno dei restauri più costosi del mondo.
Dai viali dei Giardini del Lussemburgo la vista sul Pantheon parigino, il monumento situato nel cuore del Quartiere Latino, dà un’idea delle sue dimensioni. La sua altezza, infatti, sfiora gli 83 metri. Proprio per l’imponenza di quest’edificio, dichiarato monumento storico di Francia nel 1820, il restauro appena avviato si preannuncia mastodontico. Occorreranno dieci anni per rimettere a nuovo il mausoleo che conserva all’ombra della sua cupola le spoglie mortali di un gran numero di illustri personaggi:Voltaire, Jean Jacques Rousseau, Victor Hugo, Émile Zola, i coniugi Curie e Alexander Dumas padre, per citarne alcuni. Qui giace anche Jacques-Germain Soufflot, l’architetto cultore del Neoclassicismo che fu l’artefice della costruzione, che iniziò nel1755 e seguì per tutto il corso della sua vita. I preparativi di questo lavoro di restauro, che arriva a trecento anni esatti dalla nascita diSoufflot, richiederanno mesi solo per montare l’enorme impalcatura necessaria per l’avvio del cantiere. E, per quanto riguarda il costo dei lavori, si parla di cento milioni di euro, una cifra record per un solo edificio. E’ per far fronte a questa spesa ingentissima che è stata promossa una raccolta fondi sul web per spingere il pubblico a dare il proprio contributo per la conservazione di uno dei monumenti simbolo di Parigi.

Emilia Romagna. Riconoscimenti: Bellaria Igea Marina chiede il titolo di ‘Città’.

Emilia Romagna. Riconoscimenti: Bellaria Igea Marina chiede il titolo di ‘Città’.

Mosaico di epoca romana rinvenuto a Bordonchio nel 2010 (già antico Borgo romano, che sorgeva al settimo miglio della via Popilia).


BELLARIA IGEA MARINA. Tradizioni storiche meritevoli di riconoscimento, memorie di grande interesse e caratteristiche uniche che la rendono centro di rilevante importanza nel tessuto turistico romagnolo: queste le principali argomentazioni con cuiBellaria Igea Marina si attiverà a breve presso il Prefetto e il Ministero dell’Interno per ottenere il prestigioso titolo di “Città”.
UN OBIETTIVO AMBIZIOSO. Si tratta di un riconoscimento che, come stabilito dall’art. 18 del D. Lgs 267/2000, può essere concesso a quei Comuni insigni per ricordi, monumenti storici ed importanza riconosciuta nel panorama territoriale: qualora la richiesta venisse accettata, sarebbe lo stesso Presidente della Repubblica a firmare il decreto che ufficializza un titolo di cui, nella nostra Provincia, solo Rimini attualmente si può fregiare.

Teatro: chiude a Savona il Teatro Sacco per sicurezza antincendio



Il sindaco di Savona Federico Berruti ha firmato un’ordinanza di chiusura dello ‘storico’ Teatro Sacco. Il provvedimento si è reso necessario al termine di un sopralluogo dai vigili del fuoco nel quale è stata accertata l”’insussistenza delle condizioni per l’esercizio dell’attività ai fini antincendio”. Dispiaciuto il sindaco savonese: ”La chiusura del Teatro Sacco rappresenta, per la città di Savona, una perdita significativa. Si tratta di un monumento storico di grande importanza”.

PONTE DELLE TORRI: BENE I CARTELLI, MA OCCORRE FARE DI PIÙ




Ho la piena consapevolezza che il problema sociale di chi decide di porre fine alla sua esistenza va ben oltre il Ponte delle Torri e non ho la presunzione di pensare di avere la soluzione. 
E' del tutto evidente che l'aspetto sociale o umano che dir si voglia è primario e certamente complesso, da attenzionare a tutti i massimi livelli possibili.

Trovo giusto quindi potenziare le strutture preposte con personale qualificato ma non credo che si possa prescindere dalla messa in sicurezza del monumento.
Ritengo che il consiglio comunale, partendo dal Sindaco, abbia l'obbligo di discutere e trovare tutte le soluzioni possibili adottabili per non permettere che altri continuino a emulare questi tragici gesti.
Ho votato a favore la mozione di Placidi, non nascondendo il mio scetticismo sulla efficacia dei cartelli con numero verde. 

Ospiti dell’Ariosto

Il graffito nel soggiorno dell’appartamento Elisabetta delle Case Cavallini-Sgarbi: opera di Tullio Pericoli, raffigura Ludovico Ariosto in un bosco dell’Orlando Furioso. Gli arredi sono in gran parte


Ferrara è una città da visitare senza fretta. Prendendosi il tempo di scoprire, accanto ai monumenti storici, piazze segrete, laboratori artigiani e piccoli negozi alla moda.
E per vivere pienamente lo spirito estense, almeno nell’arco di un weekend, si può scegliere di soggiornare nelle Case Cavallini-Sgarbi. Nel centro storico, sono un residence per scrittori, attori, musicisti, artisti e studiosi di passaggio da Ferrara, o semplicemente viaggiatori alla ricerca di luoghi ricchi di storia e cultura.
Le ha inaugurate nel 2010 Elisabetta Sgarbi, riconvertendo allo scopo un’antica casa ereditata dalla famiglia della madre, Rina Cavallini. Si tratta di un bell’edificio medievale e rinascimentale dai muri di cotto, in via Giuoco del Pallone 31, dove all’inizio del Cinquecento visse il giovane Ludovico Ariosto, che lì scrisse ampi brani della prima versione dell’Orlando Furioso. La dimora, disabitata da anni, è statatrasformata in una foresteria di quattro minialloggi, battezzati con i nomi di famiglia - Elisabetta, Vittorio, Caterina e Giuseppe.
Negli appartamenti, gli ambienti conservano gli arredi e le atmosfere familiari di un tempo, con piccole integrazioni. Fra i mobili di antiquariato, che spaziano dal rustico del Seicento al Rococò, al Biedermeier, compaiono riproduzioni fotografiche di capolavori del Guercino, Niccolò dell’Arca, Guido Mazzoni. Ma anche opere di artisti contemporanei. Tra i primi ospiti, Tullio Pericoli ha realizzato un affresco all’interno di uno degli appartamenti. Gli introiti delle case sono interamente destinati alla Fondazione Elisabetta Sgarbi, che li investe nella promozione dell’arte e della cultura e nel mantenimento della storica dimora 

L’Ora della Terra a luci spente


L’evento è iniziato dal Pacifico e ha poi attraversato tutto il pianeta, seguendo i fusi orari per le 24 ore. La Terra si è spenta per un’ora: i luoghi simbolo di tutto il mondo sono rimasti al buio per 60 minuti per la più grande dimostrazione a favore dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
Non si tratta soltanto di una semplice dimostrazione, ma vuole essere una campagna virale che possa contagiare positivamente tutti gli Stati del mondo. L’Ora della Terra si è svolta già altri anni e ad ogni nuova edizione partecipano sempre più nazioni con risvolti incoraggianti per l’ambiente.
In Italia sono stati più di 280 Comuni a spengere le luci sui monumenti o piazze principali, dando vita a una suggestiva ora senza illuminazione. L’evento si è svolto sabato dalle 20.30 alle 21.30 in contemporanea. Novità di quest’anno il David di Michelangelo a Firenze, la basilica di San Francesco ad Assisi, i portici palatini di Torino, che si aggiungono alla cupola di San Pietro, e a partecipanti storici come il nucleo di monumenti storici di Firenze (Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Palazzo Sacrati Strozzi e Duomo), la Torre di Pisa, la mole Antonelliana, l’Arena di Verona, l’Acquario di Genova, Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna, le mura di Lucca, la Scala di Milano.
Quest’anno ha partecipato anche la Russia: è l’esempio degli incredibili risultati che si possono ottenere quando si lavora insieme per far sì che l’Ora della Terra sia efficace ben oltre il tempo dell’evento stesso. Oltretutto, ogni singolo cittadino può partecipare ed essere coinvolto, unendosi a questo gesto che si deve riflettere nella vita quotidiana per garantire un futuro sostenibile al Pianeta.
 

Regina Elisabetta II: mette in affitto dei monumenti storici per le Olimpiadi




Con le prossime Olimpiadi la regina Elisabetta II ha deciso di beneficiare dell’affluenza di gente che arriverà nella città di Londra arricchendo un po’ il suo conto grazie all’arrivo di turisti facoltosi. In occasione delle Olimpiadi, la regina ha deciso di affittare Palazzo St James, che solamente quest’anno ha aperto le porte solamente un centinaio di volte e solamente per ospitare eventi di beneficenza o di visite ufficiali.
Una manna per gli amanti della casa reale che potranno dormire in questo monumento storico per la somma di 30.000 sterline a notte con un tour dei locali incluso nel prezzo.

Non è tutto, perché il castello di Leeds, costruito nel XII secolo, si trasformerà in un contratto di locazione per l’occasione e sarà anche possibile affittarlo per intero a 62.500 £ a notte per una camera singola e un milione per tutta la proprietà. Di contro il castello di Leeds è a più di due ore dalla capitale.

Tudor ZBÂRNEA, Simion ZAMŞA, Elena KARACHENTSEVA, Valeriu PALADI, Ion ZDERCIUC: artisti dalla Repubblica Moldova a 20 anni dalla dichiarazione dell’Indipendenza


La Repubblica Moldava a 20 anni dalla dichiarazione dell’Indipendenza: cultura, tradizioni, folclore ed arte contemporanea - Museo della Civiltà Romana (MAPPA), Roma. Sabato 26 maggio 2012 alle 10.30 presso il Museo della Civiltà Romana sarà inaugurato il mese della cultura Moldava. Oltre alle molteplici iniziative culturali (vedi calendario qui di seguito) che consentiranno di ampliare la conoscenza di un paese ricco di tradizioni, apre una mostra collettiva – riteniamo di particolare interesse – con una selezione di artisti moldavi contemporanei: Tudor ZBÂRNEA,  Simion ZAMŞA, Elena KARACHENTSEVA, Valeriu PALADI, Ion ZDERCIUC. Interverranno: Tudor ZBÂRNEA, direttore del Museo Nazionale d’Arte di Moldova e Valeriu PALADI, pittore. L’iniziativa è parte del progetto Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dalla Consigliera Assembleare Aggiunta per l’Europa Tetyana Kuzyk. >>
Per celebrare un anno così importante, la comunità Moldava presente a Roma con l’Ambasciata della Repubblica di Moldavia presenta un percorso d’arte e cultura per far conoscere la ricchezza del proprio patrimonio artistico-culturale, delle tradizioni e del folklore. A partire dal 26 maggio fino al 17 giugno,  nelle sale espositive del Museo della Civiltà Romana, si potrà assistere ad  eventi e apprezzare mostre di quadri, sculture, fotografie e artigianato che appartengono alla tradizione e alla storia moldava. Inoltre gli eventi vedranno la partecipazione  di rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’arte contemporanea e della cultura, nonché della diplomazia e dell’associazionismo del mondo dell’immigrazione.

Francia: una vigna diventa un monumento storico

PARIGI – Un piccolo appezzamento di 600 viti nel cuore della Francia sta per entrare a far parte del patrimonio monumentale d'Oltralpe. E' la prima vigna ad essere iscritta ufficialmente nell'elenco delle opere culturali, ma il fatto non stupisce piu' di tanto visto che in Francia il vino e' cultura. Ne da' notizia Winenews, precisando che il 'monumento' e' un piccolo territorio di appena 2mila metri quadrati nel Gers, il dipartimento francese della regione Midi-Pyrenees, cuore della denominazione Saint-Mont. La vigna si e' meritata questo privilegio per l'unicita' dei suoi ceppi, tra i piu' antichi in Francia, e per alcune varieta' di vitigni sconosciuti e non innestati. Secondo la prefettura della regione di Midi-Pyrenees si tratta di un notevole esempio di biodiversita', del patrimonio genetico e dei metodi di coltivazione ancestrali che sono scomparsi con l'epidemia di fillossera. I ricercatori, fa sapere Winenews, visitando la vigna hanno individuato una ventina di varieta' diverse, tra cui il Pedebernade, il Tannat, in maggioranza Madiran e Saint-Mont, poi ancora Morrastel, Fer Servadou o Miousap.

I monumenti storici della Spagna



Quando viaggi in Spagna, sei immerso in una cultura che ha anni di storia alle spalle. Il Cattolicesimo gioca un ruolo importante nella cultura spagnola, infatti vi sono molte cattedrali e chiese. Indipendentemente dalla città che visiterai in Spagna, sarai testimone della grandiosità unita alla storia.
La Nueva Catedral:
in Salamanca è iniziata nel 1513 e ci sono voluti circa 200 anni per completarla. E’ stata costruita su volere di Ferdinando il Grande che voleva una cattedrale ancora più grande e bella. E’ stata originariamente costruita con caratteristiche gotiche, ma anche con gli stili del barocco e del rinascimento.
La Catedral Vieja:
i lavori sono inziati 900 anni fa e ci sono voluti 1000 anni per completarla. Presenta stili romaneschi e gotici. La Torre è detta Torre del Gallo in spagnolo. L’altare si trova al centro dell’abside ed è costruito da Nicola di Firenze. E’ costituito da 93 pannelli che raccontano la storia di Gesù e Maria.
La Moschea di Cordoba:
i lavori sono iniziati tra il 784 e il 786. Ci sono state delle aggiunte tra l’833 e l’852 e dal 961 al 976. Nel 1236, la moschea è stata usata come cattedrale cattolica dopo che Ferdinando II ha conquistato la città.
Nel XVI secolo, una cappella cristiana è stata costruita nel cuore della moschea.
La Cattedrale di Santiago de Compostela:
localizzata nella città di Santiago de Compostela, la cattedrale è considerata un monumento rilevante. E’ un luogo di pellegrinaggio e l’obiettivo di coloro che partecipano al pellegrinaggio è baciare la conchiglia dorata situatata sull’altare. I lavori sono inziati nel 1075 e terminati nel 1112.

In Viaggio con Roberto Coroneo. Dalle Asturie a Bisanzio

In Viaggio con Roberto Coroneo. Dalle Asturie a Bisanzio


In ricordo di Roberto Coroneo. L'Associazione Culturale st.ART, in collaborazione con i Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano e con il patrocinio del Dipartimento in storia beni culturali e territorio organizza il convegno: “In Viaggio con Roberto Coroneo. Dalle Asturie a Bisanzio”.

Gli allievi  che hanno accompagnato gli ultimi anni di vita del professor Roberto Coroneo, insieme ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, hanno deciso di ricordare il loro docente e i suoi insegnamenti, dedicando un’intera giornata alla sua memoria. Il convegno si sviluppa in due sessioni tematiche.
Al mattino, dopo l’introduzione del direttore della Pinacoteca, Marcella Serreli, i relatori presentano i risultati delle loro ricerche sull’Arte Bizantina, mentre nel pomeriggio si parla dell’Arte Iberica. Il titolo dell’evento è legato a due viaggi che il professore e i suoi allievi  effettuarono  nel 2010 nelle Asturie e l'anno successivo ad Istanbul.
Un’esperienza di studio raccontata attraverso il pensiero di Roberto Coroneo: ”Per comprendere realmente un monumento storico artistico non sono sufficienti i libri, è importante l’esperienza diretta dello stesso e saperlo raccontare. E’ attraverso il racconto che passa l’interpretazione dello stesso”

Agli studenti del corso di laurea in Beni Culturali e della magistrale in Archeologia e Storia dell'arte che parteciperanno ad entrambe le sessioni del convegno verrà riconosciuto un credito formativo universitario.

 Santa Maria de Melque (Toledo)

Stop a bancarella selvaggia davanti ai monumenti storici

Stop a bancarella selvaggia davanti ai monumenti storici

L’istantanea scattata da qualche turista lo scorso novembre di Santa Maria delle Grazie “invasa” da stand di prosciutti e formaggi assortiti è destinata a rimanere una rarità. Lo promette Palazzo Marino che, dopo l’ultimo caso del bazar a due passi dal sagrato della basilica, è pronto a un giro di vite per impedire alle bancarelle e ai mercatini temporanei di spuntare in piazza Duomo e dintorni, ma anche di fronte ai luoghi d’arte come il Cenacolo e il Castello, a monumenti, piazze di interesse storico, architettonico, turistico e persino lungo le vie commerciali come corso Buenos Aires o Vercelli. Mai più suk sparsi per la città. Così come nuove regole, più rigide, saranno quelle che il Comune detterà per le feste di via. Il tutto anche in base alla direttiva del ministero per i Beni culturali di inizio novembre, che impone di «contrastare l’esercizio di qualsiasi attività commerciale e artigianale su aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico e artistico, non compatibile con la tutela del decoro».