Pagine

domenica 28 aprile 2013

Ospiti dell’Ariosto

Il graffito nel soggiorno dell’appartamento Elisabetta delle Case Cavallini-Sgarbi: opera di Tullio Pericoli, raffigura Ludovico Ariosto in un bosco dell’Orlando Furioso. Gli arredi sono in gran parte


Ferrara è una città da visitare senza fretta. Prendendosi il tempo di scoprire, accanto ai monumenti storici, piazze segrete, laboratori artigiani e piccoli negozi alla moda.
E per vivere pienamente lo spirito estense, almeno nell’arco di un weekend, si può scegliere di soggiornare nelle Case Cavallini-Sgarbi. Nel centro storico, sono un residence per scrittori, attori, musicisti, artisti e studiosi di passaggio da Ferrara, o semplicemente viaggiatori alla ricerca di luoghi ricchi di storia e cultura.
Le ha inaugurate nel 2010 Elisabetta Sgarbi, riconvertendo allo scopo un’antica casa ereditata dalla famiglia della madre, Rina Cavallini. Si tratta di un bell’edificio medievale e rinascimentale dai muri di cotto, in via Giuoco del Pallone 31, dove all’inizio del Cinquecento visse il giovane Ludovico Ariosto, che lì scrisse ampi brani della prima versione dell’Orlando Furioso. La dimora, disabitata da anni, è statatrasformata in una foresteria di quattro minialloggi, battezzati con i nomi di famiglia - Elisabetta, Vittorio, Caterina e Giuseppe.
Negli appartamenti, gli ambienti conservano gli arredi e le atmosfere familiari di un tempo, con piccole integrazioni. Fra i mobili di antiquariato, che spaziano dal rustico del Seicento al Rococò, al Biedermeier, compaiono riproduzioni fotografiche di capolavori del Guercino, Niccolò dell’Arca, Guido Mazzoni. Ma anche opere di artisti contemporanei. Tra i primi ospiti, Tullio Pericoli ha realizzato un affresco all’interno di uno degli appartamenti. Gli introiti delle case sono interamente destinati alla Fondazione Elisabetta Sgarbi, che li investe nella promozione dell’arte e della cultura e nel mantenimento della storica dimora 

Nessun commento:

Posta un commento